Come aprire una galleria d’arte: la storia di Galleria Tricromia

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Oltre le esposizioni, per fissare le immagini

Fondata nel 1990 a Roma, la Galleria d’arte Tricromia è una realtà che si impegna a scoprire e promuovere illustratori, artisti, scultori e fumettisti, e che ha esposto opere di autori come Altan, Mattotti, Toppi, Bucchi e tanti altri. Tuttavia, questa piccola impresa non si limita solo alle esposizioni. Galleria Tricromia, infatti, ha deciso di superare la dimensione “effimera” delle mostre e di fissare la bellezza delle immagini e delle opere che passano sulle pareti del suo spazio espositivo in libri, pubblicazioni e in altri formati come taccuini, carte, scatole e persino un teatrino. Oggi, Tricromia è anche editoria d’arte

Giuseppina FrassinoGiuseppina Frassino, gallerista e fondatrice di Tricromia, ci ha raccontato la storia di questa realtà spiegandoci anche cosa serve, secondo lei, per aprire una galleria d’arte e farla conoscere online. 

Di che cosa si occupa Tricromia e qual è la sua storia?

Tricromia è una galleria nata 30 anni fa con l’idea di rivolgere lo sguardo in particolare ai disegnatori, al fumetto e all’editoria illustrata.

Cosa serve per aprire una galleria d’arte? 

Credo un’idea e tanta passione su cui sviluppare e far crescere il proprio entusiasmo.

Gli strumenti digital come il sito web, hanno aiutato la tua attività a crescere e a farsi conoscere? 

Indubbiamente sono stati da subito un grande supporto e un potente mezzo di comunicazione.

La diffusione del Coronavirus ha avuto degli impatti sull’attività? Se sì, in che modo e come sono state superate le eventuali difficoltà?

In realtà, il triste momento della pandemia non è stato del tutto impattante per la galleria. Le mostre sono state proposte e promosse online e sui social

Galleria Tricromia: opere di Chiara Ficarelli
Opere di Chiara Ficarelli

Le nuove proposte espositive sono state in qualche modo anticipate lo scorso anno su Vernice ArtCollection, una pagina, all’interno del sito, creata per essere uno spazio in cui gli appassionati possono scoprire un nuovo modo di collezionare grazie all’avvicendarsi di opening virtuali, e avere così la possibilità di arricchire la propria collezione.

“Vernice ArtCollection” si è proposta e si propone come un piccolo tassello nella ricostruzione delle relazioni artistiche, degli scambi culturali, delle corrispondenze e dei legami in un luogo circostanziato dalla superba bellezza: Roma. È da qui che Vernice ha inteso espandere la stimolante opportunità di sfogliare anche online le forme più originali del racconto per immagini, di solito racchiuso in pubblicazioni come sono state le edizioni Tricromia o la collaborazione con varie case editrici del settore.

Proprio durante il primo lockdown è stata presentata la mostra “Marie Curie. Nel Paese della scienza”, illustrata da Claudia Palmarucci e pubblicata da Orecchio Acerbo, e il cui libro si è aggiudicato il BRAW – BolognaRagazzi Award 2020 per la categoria Non Fiction. Il BRAW è un prestigioso premio che rappresenta uno dei trampolini di lancio più importanti a livello mondiale per l’attenzione riservata ai vincitori da parte dei media e dalle migliaia di addetti ai lavori presenti ogni anno alla Bologna Children’s Book Fair. 

Quale pensi sia stato un punto di partenza per la tua attività? 

Sicuramente l’incontro con artisti del cui lavoro ero appassionata.

Tricromia: libri d'arteQuale è stato un punto di svolta per la tua impresa?

L’aver deciso di aprire uno spazio espositivo a Roma in un luogo che amavo molto come Via di Panico, e aver deciso, poi, di fermare il movimento di opere in mostra per racchiuderle in una collana editoriale. 

Qual è stato un punto di arrivo, se lo hai raggiunto?

Non saprei forse non vi sono punti di arrivo!

Raccontaci un errore da evitare quando si apre un business come questo, sulla base della tua esperienza e di quello che non ha funzionato per Tricromia.

Gli errori sono consequenziali e personali, rapportati probabilmente alle proprie aspettative, ma sono legati anche ai momenti che la società attraversa, come appunto il Covid-19 oggi.

Dai ai lettori un consiglio per aumentare la visibilità online sulla base di ciò che ha funzionato per Tricromia. 

Credo che mai come in questo momento i social siano fondamentali, e affidarsi ad esperti è una buona soluzione per promuovere il proprio lavoro. 

Perché hai scelto GoDaddy?

Ho avuto modo di apprezzare, già oltre dieci anni fa, una società e uno staff di operatori che ha saputo anticipare e proporre un lavoro informatico accurato e avanguardistico.  

Chiara C.
Chiara è una Web Content Specialist laureata in comunicazione digitale. Da 7 anni lavora nel mondo digital come content strategist e copywriter. Le piace scrivere, ha una passione per il dinamico mondo della comunicazione online, il rock e la pizza.